Inno dei bersaglieri ciclisti
All'armi,all'armi,
all'armi bersaglieri !
Noi siamo dell'Italia i bersaglieri
siamo i ciclisti, i falchi della guerra
qual folgore piombiam tremendi e fieri
e del nemico siam, l'incubo e il terror.
Rapidi come il vento andiam ognora,
ostacoli per noi non ha la terra.
La nostra ruota gira alla vittoria,
e forti abbiam le gambe e saldo il cuore.
Silente vola, la bicicletta,
passa la gola,i monti e la città,
laggiù è la gloria,essa ci aspetta,
con la vittoria che ci arriderà.
Del bersagliere, la baionetta,
l'orde straniere in fuga volge ognor,
ciclisti siamo,andiamo in fretta,
che i primi siamo, sul campo dell'onor !
ciclisti siamo,andiamo in fretta,
che i primi siamo, sul campo dell'onor !
All'armi, all'armi,
all'armi bersaglieri
tremendi e fieri, urrà !
Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale vede i Reggimenti Bersaglieri trasformati da poco (esattamente dal 1936) in ciclisti. Quest'inno è il primo ed il più conosciuto fra le tante canzoni scritte per i Bersaglieri ciclisti. Quante volte il nemico ha tremato nell'udire la voce possente dei battaglioni ciclisti andare all'assalto, cantandola con orgogliosa convinzione. Questa canzone seppe talmente infiammare i cuori, da diventare viatico alla morte stessa.Gli eventi successivi, nel primo dopoguerra, la assorbirono ed ebbe i versi cambiati diventando l'inno delle camicie nere che se ne impossessarono fino all'8 settembre 1943.Oggi viene simpaticamente cantato nelle caserme Bersaglieri come Inno dei Congendanti.